Un servizio Tv dedicato alla grotta risalente alla Prima Guerra Mondiale sotto la cima del Corno di Cavento viene commentato da Lorenzo Revojera, storico della “guerra bianca”.
25 ago 2015 - Dopo anni che abbiamo questo desiderio, finalmente riusciamo ad avere qualche giorno libero per poter salire al Rifugio Caduti dell'Adamello e in seguito sulla cima del Corno di Cavento. Partiamo dal rifugio non troppo presto, tanto in poco più di sei ore si dovrebbe riuscire ad andare e tornare.
Forum di escursionismo in montagna in Trentino Alto Adige e Triveneto. Itinerari, relazioni, trekking, foto, informazioni, tracce GPS e consigli sulle pi
Corno di Cavento 3406 m. Finalmente dopo tre anni torniamo su un ghiacciaio, l'occasione offertaci dagli amici della Val Trompia è troppo ghiotta per farcela scappare! Sabato l'appuntamento è al rifugio Caduti dell'Adamello poiché...
28 apr 2012 - Questa settimana siamo saliti fino al Corno di Cavento m 3400 nel cuore del Gruppo dell'Adamello per documentare il ripristino della famosa caverna dove, nel corso delle Prima Guerra mondiale, gli opposti eserciti avevano sistemato le reciproche truppe impegnate nel presidio di questa importante ...
2 mag 2016 - Difficoltà: dal rifugio Carè Alto si segue il sentiero glaciologico Marchetti (segnavia 215), ben individuabile fino alla Sella di Niscli, poi si scende su ghiacciaio (Vedretta di Lares) che può variare a seconda della stagione, ma è classificato come facile. Per il Corno di Cavento i punti più ripidi sono attrezzati ...
23 giu 2015 - Escursione alpinistica al Corno Di Cavento 3.404 m (gruppo dell'Adamello). La SUSAT organizza, esclusivamente per i propri soci e soci SAT/CAI, un'escursione alpinistica di due giorni al Corno di Cavento, con visita alla Galleria di Guerra austriaca recuperata dalla Commissione Storica SAT e ...
Nella primavera del 1916 gli alpini italiani erano attestati al rifugio Garibaldi e gli austriaci presidiavano la dorsale Monte Fumo - Lobbia Alta e la dorsale Corno di Cavento - Crozzon di Folgorida, con importanti basi logistiche al rifugio Mandrone e al rifugio Carè Alto. In circa un mese, tra il 12 aprile e il 14 maggio 1916, ...
"La Provincia Informa" - Notiziario radiotelevisivo del Trentino Edizione n. 08 - febbraio 2011
Le Guide alpine e gli Accompagnatori Pinzolo Val Rendena - Mountain Friends - organizzano un'affascinate escursione alla vista della Galleria del Corno di Cavento, postazione militare della Grande Guerra scavata nella roccia.
Sulla cima
CORNO DI CAVENTO. da Malga Bedole. Vedretta della Lobbia e crozzon del Lares. Itinerario molto lungo e vario che ci porta ad esplorare vari ambienti in una zona estremamente ricca di bellezze naturali e testimone ormai quasi un secolo fa di alcune delle più cruente vicende belliche che si sono svolte lungo il fronte ...
l'imponente vetta del Corno di Cavento fu teatro di sanguinose battaglie e di eroiche gesta da parte di soldati austriaci ed italiani durante la Grande Guerra. Leggendaria è diventata la figura del Tenente Felix Hecht, il comandante austriaco caduto in battaglia proprio nella capitolazione della cima per mano degli alpini italiani. Oggi il Corno di Cavento, perduta l'importanza strategico-militare, ha mantenuto inalterato il suo grande fascino dal punto di vista alpinistico ed escursionistico. La vetta si eleva imponente sopra la grande vedretta di Lares e domina, verso Nord-Ovest, l'immenso ghiacciaio della Lobbia. Il suo raggiungimento per la cresta Sud non implica particolari difficoltà tecniche, trattandosi di una salita per facile dorsale granitica e sfasciumi. Il carattere alpinistico dell'itinerario è conferito piuttosto dall'attraversamento del Ghiacciaio delle Lobbie e di Lares e dallo svalicamento del Passo di Cavento che, anche se ben segnato e servito da corde, impegna gli alpinisti per via della sua -friabilità . Per la salita è quindi scontato l'utilizzo dell'equipaggiamento da ghiacciaio e la conoscenza delle tecniche di progressione e di soccorso su ghiaccio. La corda può venir utile anche per abbassarsi sulla Vedretta di Lares dal Passo di Cavento. Pur servita da corda statica e cavo di acciaio, la discesa (e la risalita) è ripida e friabile ed alcuni potrebbero trovar utile effettuare un paio di doppie in tutta tranquillità - ed essere assicurati nella risalita.l'accesso dal Matarot (Val Genova) non è il più diretto e veloce. Tuttavia permette di rimontare sul ghiacciaio delle Lobbie partendo dai 1564m delle Piana di Bedole e di percorre l'affascinante sentiero attrezzato 241 -del Matarot raggiungendo, con una camminata di circa 3 ore, il Rifugio Caduti dell'Adamello (3040m) presso il Passo della Lobbia Alta (3015m) dove, presumibilmente, si pernotta. Dal rifugio si parte per la lunga ed entusiasmante traversata della Vedretta delle Lobbie, puntando al Passo di Cavento, il cui svalicamento permette di poggiare i piedi sulla Vedretta di Lares, aggirare il versante Est del Cavento e di risalire per la dorsale Sud.l'itinerario, chiaramente, è -spalmato su due giornate. Tuttavia è possibile (e alcuni lo fanno) salire e scendere in giornata evitando il passaggio dal Rif Caduti dell'Adamello e puntando direttamente alla cima. Questa opzione è riservata ad alpinisti molto allenati e veloci visto il dislivello (quasi 2000m) e lo sviluppo (24.5 km).
l'imponente vetta del Corno di Cavento fu teatro di sanguinose battaglie e di eroiche gesta da parte di soldati austriaci ed italiani durante la Grande Guerra. Leggendaria è diventata la figura del Tenente Felix Hecht, il comandante austriaco caduto in battaglia proprio nella capitolazione della cima per mano degli alpini ...
26 feb 2011 - Corno di Cavento (trav.): descrizione della via normale di salita a Corno di Cavento (trav.) nel gruppo Adamello con itinerario, tempi e difficoltà (relazione del 13/08/2003 di Piero Vardinelli)
Corno di Cavento (trav.): descrizione della via normale di salita a Corno di Cavento (trav.) nel gruppo Adamello con itinerario, tempi e difficolt
Il Corno di Cavento (3402 m s.l.m.) è una montagna delle Alpi Retiche meridionali, nel gruppo dell'Adamello. Si trova tra Val Rendena e Val di Fumo, in Trentino-Alto Adige (Provincia di Trento). Indice. [nascondi]. 1 Descrizione; 2 Prima ascensione; 3 Itinerari; 4 La Grande Guerra; 5 Bibliografia. Descrizione[modifica ...
L'esistenza della galleria realizzata dall'esercito austro-ungarico sul Corno di Cavento (CA 448 VT TN) era nota nel mondo storico e alpinistico, ma la sua riscoperta risale solo a pochi anni fa. Dopo la fine del conflitto la galleria fu visitata da recuperanti di materiale bellico, ma in seguito si riempì di ghiaccio e neve, che la ...
Sito dedicato a Trentino Grande Guerra
Nessuna informazione disponibile per questa pagina.Scopri perché
11 ago 2011 - Partenza dalla Val di Borzago località Pian della Sega. rifugio Carè Alto (2 ore e trenta). Laghi dei Pozzoni (2 ore e trenta). Cima Corno di Cavento (2 ore e trenta). ritorno al Rifugio Carè Alto passando sul ghiacciaio. sotto le cime Folletto e Cima Carè Alto (5 ore). Pian della Sega. Ponte Zucal. Rifugio Carè ...
Sezione di Riva del Garda - TRAVERSATA BORZAGO - RIF. CARE' ALTO - CORNO DI CAVENTO (m 3406)-RIF. CADUTI - RIF. MANDRONE - VAL DI GENOVA-SAT
l'imponente vetta del Corno di Cavento fu teatro di sanguinose battaglie e di eroiche gesta da parte di soldati austriaci ed italiani durante la Grande Guerra. Leggendaria è diventata la figura del Tenente Felix Hecht, il comandante austriaco caduto in battaglia proprio nella capitolazione della cima per mano degli alpini italiani. Oggi il Corno di Cavento, perduta l'importanza strategico-militare, ha mantenuto inalterato il suo grande fascino dal punto di vista alpinistico ed escursionistico. La vetta si eleva imponente sopra la grande vedretta di Lares e domina, verso Nord-Ovest, l'immenso ghiacciaio della Lobbia. Il suo raggiungimento per la cresta Sud non implica particolari difficoltà tecniche, trattandosi di una salita per facile dorsale granitica e sfasciumi. Il carattere alpinistico dell'itinerario è conferito piuttosto dall'attraversamento del Ghiacciaio delle Lobbie e di Lares e dallo svalicamento del Passo di Cavento che, anche se ben segnato e servito da corde, impegna gli alpinisti per via della sua -friabilità . Per la salita è quindi scontato l'utilizzo dell'equipaggiamento da ghiacciaio e la conoscenza delle tecniche di progressione e di soccorso su ghiaccio. La corda può venir utile anche per abbassarsi sulla Vedretta di Lares dal Passo di Cavento. Pur servita da corda statica e cavo di acciaio, la discesa (e la risalita) è ripida e friabile ed alcuni potrebbero trovar utile effettuare un paio di doppie in tutta tranquillità - ed essere assicurati nella risalita.l'accesso dal Matarot (Val Genova) non è il più diretto e veloce. Tuttavia permette di rimontare sul ghiacciaio delle Lobbie partendo dai 1564m delle Piana di Bedole e di percorre l'affascinante sentiero attrezzato 241 -del Matarot raggiungendo, con una camminata di circa 3 ore, il Rifugio Caduti dell'Adamello (3040m) presso il Passo della Lobbia Alta (3015m) dove, presumibilmente, si pernotta. Dal rifugio si parte per la lunga ed entusiasmante traversata della Vedretta delle Lobbie, puntando al Passo di Cavento, il cui svalicamento permette di poggiare i piedi sulla Vedretta di Lares, aggirare il versante Est del Cavento e di risalire per la dorsale Sud.l'itinerario, chiaramente, è -spalmato su due giornate. Tuttavia è possibile (e alcuni lo fanno) salire e scendere in giornata evitando il passaggio dal Rif Caduti dell'Adamello e puntando direttamente alla cima. Questa opzione è riservata ad alpinisti molto allenati e veloci visto il dislivello (quasi 2000m) e lo sviluppo (24.5 km).
l'imponente vetta del Corno di Cavento fu teatro di sanguinose battaglie e di eroiche gesta da parte di soldati austriaci ed italiani durante la Grande Guerra. Leggendaria è diventata la figura del Tenente Felix Hecht, il comandante austriaco caduto in battaglia proprio nella capitolazione della cima per mano degli alpini ...