VIA FERRATA: "I QUATTRO MAGNIFICI" Un ricordo per i quattro soccorritori, Alex, Diego Erwin e Luca, rimasti sepolti sotto una valanga in Val Lasties nel dicembre del 2009, i quali, misero al primo posto la vita altrui donando la propria. Le informazioni qui riportate hanno solo un fine illustrativo, non didattico. Se non sei un ...
19 nov 2016 - Via ferrata atletica di estrema difficoltà, allo stato attuale si tratta della via più difficile delle Dolomiti. Questa via ferrata è dedicata ai 4 volontari del soccorso alpino,Alex,Diego,Erwin e Luca morti in Val Lasties il 26 dicembre del 2009 e si sviluppa nelle pareti del Maerins in val San Nicolò, vallata ...
15 ago 2015 - “Questa via ferrata è dedicata ai 4 volontari del soccorso alpino , Alex, Diego Erwin e Luca morti in Val Lasties il 26 dicembre del 2009, che mettendo al primo posto la vita altrui hanno donato la propria.” La ferrata risulta essere parecchio dura, non è lunghissima ma bisogna tirare spesso di braccia.
Forum di escursionismo in montagna in Trentino Alto Adige e Triveneto. Itinerari, relazioni, trekking, foto, informazioni, tracce GPS e consigli sulle pi
13 nov 2012 - Dicono che questa sia le ferrata più difficile di tutto il Trentino e molto probabilmente hanno ragione. Il percorso dura poco più di due ore, ma le pareti strapiombanti e viscide e la totale assenza di appigli su gran parte del tracciato rendono questa ferrata un'impresa molto faticosa e decisamente ...
Da Pozza di Fassa si segue per la Val S. Nicolò,si raggiunge Malga Crocifisso e si prosegue ancora diritto fino al parcheggio poco più su ,in uno spiazzo nel...
Ferrata "I magnifici 4". ATTENZIONE: è considerata una delle più difficili delle dolomiti! Il primo pezzo è umido e scivoloso e molti passaggi richiedono for...
Ferrata "I Magnifici 4" a Pozza di Fassa. Passaggio chiave della ferrata. Grado estremamente difficile. richiede molta forza sulle braccia. La roccia e il ca...
Ferrata I Magnifici Quattro. L'incredibile Ferrata de “I Magnifici Quattro”, il percorso attrezzato più impegnativo delle Dolomiti, è dedicata alla memoria dei quattro soccorritori scomparsi tragicamente durante l'intervento di soccorso in Val Lasties del 26 dicembre 2009. L'incredibile Ferrata de “I Magnifici Quattro”, il percorso ...
4 ago 2014 - L'incredibile Ferrata de “ I Magnifici Quattro” è forse il percorso attrezzato più impegnativo delle Dolomiti. Ferrata sicuramente appagante e di grande soddisfazione, è riservata però ad alpinisti esperti. Punto di Partenza: Val San Nicolò – Val di Fassa Difficoltà: difficile. Lunghezza: 4,8 km. Salita: 604 m
Val de San Nicolò: Ferrata i magnifici quattro - Guarda 298 recensioni imparziali, 141 foto di viaggiatori, e fantastiche offerte per Pozza di Fassa, Italia su TripAdvisor.
2 ago 2010 - Klettersteig: Via Ferrata I Magnifici 4 - Klettersteig in Italien, -Trentino- Südtirol im Gebirge/Berg Dolomiten/Maerins.
Klettersteig: Via Ferrata I Magnifici 4 - Klettersteig in Italien, -Trentino- Südtirol im Gebirge/Berg Dolomiten/Maerins
Questa ferrata si trova in val S. Nicolò (val di Fassa) ed è stata costruita nel 2010 in ricordo ai 4 volontari del soccorso alpino morti in Val Lasties il 26 dicembre del 2009 in un operazione di soccorso. Avvicinamento: prendere il sentiero forestale che segue per 200 m. il torrente S. Nicolò fino all'incrocio del sentiero per ...
Questa via ferrata sulle pareti dei Maerins nel gruppo della Marmolada è ottimamente attrezzata, ma molto impegnativa; é tra le più difficili sulle Dolomiti con passaggi difficili ed atletici, i quali richiedono un impegno fisico notevole.
2 lug 2013 - Ferrata "alla francese" inaugurata il 4 luglio 2010. Lunghi tratti verticali, strapiombi e traversi acrobatici ne fanno il percorso attrezzato più difficile delle Dolomiti. a cura di Meridiani Montagne Area: Gruppo della Marmolada – Maerins Accesso:
La ferrata, denominata “I magnifici quattro” in ricordo dei soccorritori rimasti sepolti sotto una valanga in Val Lasties nel dicembre 2009, consente di muoversi in un ambiente interessante, anche se mancano la grandiosità e il senso di montagna presenti in altri itinerari dolomitici; inoltre, specialmente nella prima parte dove il percorso è in parte incassato in stretti canali, la visuale sulla Valle San Nicolò e i monti circostanti risulta piuttosto ristretta.
Si sale arrampicando su una roccia compatta, che in molti tratti si presenta povera di appigli e tale da richiedere una progressione molto tecnica, pur se disturbata per via dell’umidità propria di questo ambiente, la quale contribuisce a rendere poco pulita la roccia, sulla quale è spesso presente una patina superficiale friabile un po’ fastidiosa per la progressione in aderenza; altre volte vi si trova invece depositato del terriccio.
L’attrezzatura della via è di buona fattura ma piuttosto essenziale in rapporto all’impegno del percorso, che comprende vari tratti verticali o a strapiombo. I cavi sono presenti con continuità e risultano sempre ben tesi; sono pure presenti (con sobrietà) degli appoggi per i piedi. Si ha comunque la sensazione di un certo compiacimento nella scelta del percorso e nella collocazione degli infissi, che testimonia l’evidente intenzione di creare una super-ferrata.
Il primo tratto è stato attrezzato in modo da scoraggiare chi non fosse abbastanza preparato, ma coloro che dovessero proseguire e trovassero poi insormontabile il successivo tratto, costituito senza soluzione di continuità dalla risalita di una fessura verticale, una espostissima traversata strapiombante verso destra ed una ulteriore faticosa risalita, avrebbero qualche difficoltà a procedere a ritroso fino alla base delle rocce. Risulterebbe utile in tal caso una corda per discesa in doppia. Dopo la parte intermedia su sentierino attrezzato, la ferrata riprende con altri faticosi passaggi, che tuttavia risultano un po’ più facili del tratto chiave sopra esposto.
L’itinerario deve quindi essere percorso solo da chi si senta adeguatamente preparato; in caso contrario esso rischia di risultare ben poco divertente e di provocare la moltiplicazione degli interventi dei colleghi dei quattro valorosi soccorritori cui la ferrata è stata dedicata. Si tratta infatti di un percorso che richiede un impegno psico-fisico fuori dal comune, tale da fare di questa ferrata quella che in assoluto può essere considerata (luglio 2010) la più difficile delle Dolomiti, per la lunghezza dei passaggi difficili ed atletici. La ferrata risulta tecnicamente più difficile della Costantini alla Moiazza (anche se questa ha uno sviluppo ben maggiore), della pur severa Piazzetta sul Piz Boè, della Stella Alpina all’ Agner o della recente Sci Club 18 al Faloria; è ben più impegnativa della vicina Kaiserjager sul Col Ombert, della Pertini sullo Stevia o della celeberrima Tomaselli a Punta Fanes, come pure della Pisetta sul Dain Piccolo, ai margini del territorio dolomitico.
Alla conoscenza della tecnica di arrampicata deve associarsi una buona forza di braccia ed è certo preferibile non avere sulle spalle zaini pesanti, particolarmente fastidiosi nei tratti a strapiombo. Da evitare, infine, condizioni meteorologiche non stabili.
La ferrata, denominata “I magnifici quattro” in ricordo dei soccorritori rimasti sepolti sotto una valanga in Val Lasties nel dicembre 2009, consente di muoversi in un ambiente interessante, anche se mancano la grandiosità e il senso di montagna presenti in altri itinerari dolomitici; inoltre, specialmente nella prima parte dove ...
Via Ferrata " i MAGNIFICI 4". MAERINS. segnalata da LUCA MIGLIOLI - 2010. Questa via ferrata è dedicata ai 4 volontari del soccorso alpino, Alex, Diego, Erwin e Luca morti in Val Lasties il 26 dicembre del 2009, che mettendo al primo posto la vita altrui hanno donato la propria.
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