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Cavedago è un comune italiano della provincia di Trento. ... 24/09/17 11:35 PRG di Cavedago: la Provincia dà ragione al Consigliere Claudio ... - la VOCE del ...
Cavedago è un comune italiano della provincia di Trento
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5 dic 2017 - chiuso, dopo quasi due anni, l'ormai “caso” sulla variante al. Prg (Piano regolatore genera- le) del Comune di Cavedago, che ha avuto una ...
In una nota del Servizio Urbanistica e Tutela del Paesaggio indirizzata al Comune di Cavedago emerge che le tante perplessità sollevate dal consigliere Claudio...
Modifiche puntuali, che escludono tutte le nuove zone residenziali messe in dubbio nelle interrogazioni di Cia, nonché eliminando gli asterischi che permettevano il cambio d'uso dei depositi agricoli, tra i quali quello del sindaco. E pensare che ...
6 dic 2017 - Pensi, ad esempio, che per due interrogazioni sul PRG del comune di Cavedago, il sindaco mi ha querelato per ben due volte nonostante la ...
CAVEDAGO. In settembre il Servizio urbanistica della Provincia aveva espresso parere negativo sulla variante al piano regolatore del Comune di Cavedago indicando in modo dettagliato la strada da...
24 set 2017 - (Fonte: Claudio Cia) – Prg di Cavedago: la Provincia dà ragione al Consigliere Claudio Cia? Pare di si! In una nota del Servizio Urbanistica e ...
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Il PRG di Cavedago, la cui approvazione era stata bloccata dalla Provincia dopo le interrogazioni del Consigliere provinciale Claudio Cia, è stato finalmente approvato, con modifiche. Modifiche puntuali, che escludono tutte le nuove zone residenziali messe in dubbio nelle interrogazioni di Cia, nonché eliminando gli “asterischi” che permettevano il cambio d'uso dei depositi agricoli, tra i quali quello del sindaco.
E pensare che le perplessità del Consigliere di Agire per il Trentino, sollevate con due interrogazioni rivolte alla Giunta provinciale, gli sono costate due querele da parte del Sindaco di Cavedago, Silvano Daldoss, che a quanto pare non aveva gradito l’intromissione di Cia, accusandolo di aver sollevato argomentazioni strumentali, non veritiere e pretestuose.
Nella prima interrogazione, Cia evidenziava che la variante al PRG proposta dal Comune di Cavedago non era coerente con la legge provinciale 15/2015, che l’obiettivo di limitare il consumo di suolo al solo fine di rispondere a esigenze abitative primarie era disatteso perché nessuno degli inserimenti residenziali aveva i requisiti di effettiva esigenza come prima casa e che i lotti residenziali (n. 23, 26, 15, 2 e 3) inseriti nella variante al PRG, pare riguardassero esclusivamente i componenti della Giunta comunale e famigliari. Nella seconda interrogazione il consigliere di Agire riportava invece il fatto che il Sindaco nel 2016 aveva venduto il suo deposito agricolo con una SCIA di cambio di destinazione d’uso che avrebbe così consentito di trasformarlo in villettina residenziale (chalet), il tutto in contrasto con le vigenti leggi provinciali.
La stessa Conferenza di Pianificazione si era espressa evidenziando la necessità di un approfondimento dei contenuti della variante, evidenziandone le «criticità sotto il profilo del pericolo idrogeologico di alcune nuove previsioni, nonché le problematiche di tipo urbanistico e paesaggistico connesse con le nuove scelte insediative, con particolare riferimento a quelle che interessano ambiti agricoli e boschivi e che risultano eccessivamente puntuali e isolate rispetto al tessuto edilizio consolidato». Il Servizio Urbanistica e Tutela del paesaggio aveva inoltre espresso un parere con il quale subordinava l’approvazione della variante ad una serie di modifiche ed approfondimenti al fine di risolvere tutte le incongruenze evidenziate e sospeso i termini del procedimento di approvazione fino alla consegna degli elaborati modificati, in particolare evidenziando la necessità che la variante fosse corredata dal documento di valutazione ambientale, per dimostrare il necessario soddisfacimento del fabbisogno abitativo, l’assenza di soluzioni alternative e la coerenza con il carico insediativo massimo definito per quel territorio.
Il 5 luglio 2017 il Comune di Cavedago faceva pervenire gli elaborati di variante parzialmente modificati ed integrati, risolvendo le incongruenze cartografiche segnalate dalla Provincia, ma confermando invece tutte le previsioni residenziali definitivamente adottate. Con nota del 31 luglio 2017 il Servizio Urbanistica e tutela del paesaggio ribadiva al Comune che relativamente alle varianti 23, 26, 15, 2 e 3 “non emergevano le condizioni di necessario soddisfacimento del fabbisogno abitativo”, richiedendo la “puntuale motivazione in ordine alla rispondenza di dette previsioni a specifici fabbisogni abitativi primari e non semplicemente la generica destinazione a prima casa”. Riguardo alle varianti 2-3 ribadiva la criticità sotto il profilo urbanistico e paesaggistico, considerata la localizzazione isolata dei due lotti residenziali nella zona agricola. Riguardo a quanto specificamente richiesto, il Comune di Cavedago, ha corrisposto negativamente, in quanto “non si sono riscontrati agli atti elementi utili ai fini del fabbisogno abitativo primario”.
Con nota trasmessa al Comune di Cavedago in data 14 settembre 2017 il Servizio Urbanistica e tutela del paesaggio ha quindi concluso quanto segue: «Stante la mancanza delle motivazioni richieste per assicurare l’obiettivo di limitare il consumo di suolo al solo fine di rispondere a esigenze abitative primarie, si rileva che non sussistono gli elementi per giustificare le nuove previsioni individuate con le varianti 23, 26, 15, 2 e 3 [...]». Inoltre, per quanto riguarda il cambio d’uso degli edifici realizzati in area agricola prima della entrata in vigore della legge provinciale 15/2015 il Servizio Urbanistica e tutela del paesaggio sancisce che “le disposizioni contenute in questa legge e nel regolamento urbanistico-edilizio provinciale, e la disciplina attuativa di questa legge, prevalgono sulle disposizioni difformi contenute nei regolamenti edilizi comunali, nei PTC, nei PRG e nei piani dei parchi naturali provinciali” e che «va quindi stralciata la previsione di cambio d’uso ammessa su singoli edifici asteriscati, presenti in area agricola».
Una bella batosta per il sindaco di Cavedago, che aveva denunciato due volte per diffamazione il consigliere provinciale Claudio Cia. «Le interrogazioni del consigliere Claudio Cia sono poco credibili», aveva dichiarato a mezzo stampa con una certa boria, «sollevare polveroni per infangare il prossimo ed emergere lui: questo il suo modus operandi in politica».
Da parte sua Cia si dichiara estremamente soddisfatto, più che per lui, per la comunità di Cavedago, e annuncia possibili rivalse legali per il danno di immagine subito dal Sindaco, e conclude ironico come al suo solito: “Ora che tutte le strutture provinciali mi hanno dato ragione, viene da chiedersi se il Sindaco di Cavedago vorrà querelare anche la Giunta Provinciale”.
Cons. Claudio Cia
L'articolo sul quotidiano "Trentino" del 7 dicembre 2017:
7 dic 2017 - Il PRG di Cavedago, la cui approvazione era stata bloccata dalla ... Con nota trasmessa al Comune di Cavedago in data 14 settembre 2017 il ...
Con avviso pubblico del 07/08/2015 l’Amministrazione comunale di Cavedago portava a conoscenza dei cittadini che si procedeva ad una variante generale del P.R.G.
Vista l’incompatibilità dei consiglieri di maggioranza (i soli consiglieri in grado di poterla valutare erano i consiglieri di minoranza) veniva nominato dalla Giunta Provinciale il commissario ad acta dott. arch. Paolo Penasa che con delibera del 29/07/2016 provvedeva alla prima adozione del 15.03.2017 provvedeva alla seconda adozione.
L’Amministrazione, con l’avvallo del commissario ad acta, ha ritenuto di stralciare la totalità dei piani di lottizzazione previsti dal vigente PRG, in aperto contrasto con i principi sanciti dalla normativa provinciale in particolare da quanto sancito dall’art. 2 della L.P. 15/2015 laddove valorizza sostanzialmente l’utilizzo degli strumenti attuativi nell’ottica di una “equa ripartizione tra i proprietari degli immobili dei dritti edificatori e degli oneri derivanti dalla pianificazione”.
Di contro, sono state inserite in area residenziale singole particelle individuate a “macchia di leopardo”, senza alcun ordine logico ed in palese violazione a quanto dichiarato nella relazione illustrativa del P.R.G. adottato, ove si può testualmente leggere che “si sono scartate tutte quelle istanze che avrebbero condotto ad una frammentazione della compattezza e continuità delle zone di completamento e loro dirette confinanti”, ed inoltre nel verbale della conferenza di pianificazione n°10/16 del 17.11.2016 il commissario a pag.3 primo capoverso dichiara: “i lotti edificabili sono tutti rispondenti ad esigenza di prima casa”.
Alla luce della pianificazione adottata si ravvisa totalmente il contrario riguardo a quanto sopra dichiarato: frammentazione del territorio, nessun lotto per esigenze di prima casa. Si ravvisa soprattutto il disinteresse per il bene pubblico: in particolar modo sono state totalmente escluse da ogni valutazione, anche se risulta che i censiti abbiano più volte chiesto degli incontri con gli amministratori, richieste di inserimenti edificatori a destinazione residenziale a prima casa con una proposta perequativa in lottizzazione, dando la possibilità all’Amministrazione comunale di acquisire a titolo gratuito dei beni da utilizzare successivamente.
In particolar modo la zona attigua all’attuale caserma dei Vigili del Fuoco in località Soda, ove vi è una particella di proprietà comunale, la p.f. 1654, la cui inclusione in un piano di lottizzazione realizzerebbe un cogente interesse pubblico ed un vantaggio per l’Amministrazione. Inoltre i privati con bozza di convenzione depositata presso gli Uffici comunali avevano proposto la cessione di un’area a titolo gratuito a servizio della limitrofa Caserma dei Vigili del Fuoco e visto che con deliberazione del Consiglio di Amministrazione della Cassa Provinciale Antincendi n.7 di data 28/04/2017 è stata ammessa a finanziamento la ristrutturazione ed ampliamento della su citata caserma avrebbe portato a un notevole beneficio alla collettività, vista la destinazione della struttura.
Dicasi uguale per la lottizzazione in località Tomas, dove i privati con schema di convenzione depositato il 04.02.2016 prot. n.240 si rendevano disponibili alla cessione di un’area all’amministrazione comunale.
Inoltre con la presente interrogazione, si porta a conoscenza che il Servizio Agricoltura della PAT nel verbale della Conferenza dei Servizi n. 10/16 dd. 17/11/2016 ha richiesto espressamente al Commissario ad acta arch. Paolo Penasa “una verifica in ordine al rispetto delle disposizioni di cui all’art. 18 della LP 15/2015” intesa alla valutazione delle effettive esigenze di prima casa, infatti la seconda adozione definitiva contiene esclusivamente inserimenti di lotti prima casa del Sindaco Daldoss Silvano e dell’Assessore Valter Dalsass e loro due parenti. In particolare dalla documentazione disponibile (Relazione illustrativa e rendicontazione urbanistica compresa cartografia) risultano dichiarazioni mendaci da parte del Commissario ad acta in quanto nessuno degli inserimenti residenziali ha i requisiti di effettiva esigenza come prima casa. Risulta invece tavolarmente che tutti i richiedenti dei lotti residenziali inseriti siano proprietari di case ed appartamenti in Comune di Cavedago.
Premesso quanto sopra, si interroga la Giunta provinciale per sapere:
se conferma che la stesura dall’attuale P.R.G. del Comune di Cavedago è in totale contrasto con i principi di perequazione e compensazione urbanistica come richiesto dall’art. 24 della L.P. 15/2015 nell’ottica di un più razionale utilizzo del territorio e di accrescimento e valorizzazione delle proprietà comunali;
se è a conoscenza delle proposte perequative avanzate da otto cittadini i quali richiedevano inserimenti a prima casa con cessione gratuita di aree da destinarsi a futuro a bene pubblico mai prese in considerazione dall’Amministrazione comunale di Cavedago ed uniche corrispondenti ai requisiti pianificatori della Legge Provinciale 15/2015;
se è a conoscenza che l’Amministrazione comunale di Cavedago da tempo aveva inoltrato domanda di ampliamento e ristrutturazione della Caserma dei Vigili del Fuoco ove questa è stata ammessa a finanziamento con Deliberazione del Consiglio di Amministrazione della Cassa Provinciale Antincendi nr 7 di data 28.04.2017 e che i privati cittadini con proposta di piano attuativo cedevano gratuitamente i propri terreni attigui alla caserma dei Vigili del Fuoco;
se è a conoscenza che il Comune di Cavedago è comproprietario della p.f. 1654 al 50% per complessivi mq 1467,00 inserita in un piano attuativo proposto da sei cittadini, mai presa in considerazione dall’Amministrazione, che avrebbe portato ad un sicuro vantaggio per l’Amministrazione;
se si conferma che il Commissario abbia rilasciato più volte dichiarazioni mendaci circa il possesso dei requisiti di prima casa dei richiedenti, sia nel verbale della Conferenza dei Servizi n.10/2016 che nella relazione alla Variante del PRG e nella Rendicontazione definitiva?
se è a conoscenza che i lotti residenziali inseriti nella Variante al PRG riguardano esclusivamente il Sindaco Daldoss Silvano, l’Assessore Valter Viola, suo cugino e lo zio;
se è a conoscenza che il Sindaco Daldoss Silvano successivamente alla richiesta 16 settembre 2015 ha acquistato le pp.ff. 1537, 1358/1, 1538/2 in data 01 luglio 2016 nel momento precedente alla prima adozione avvenuta il 26 luglio 2016 che formano il lotto var. n. 15;
se è a conoscenza che per l’inserimento n. 26 risulta, da parte della Conferenza dei Servizi nel quadro a pag. 8, PARERE NEGATIVO in quanto “la previsione genera un rischio elevato R3” ed oggetto di un recente smottamento/frana ripristinato dai Bacini montani;
se è a conoscenza che la Conferenza dei Servizi ha ritenuto gli inserimenti 2-3-15-25-26 oggetto di richiamo perché “eccessivamente puntuali ed isolati” (a macchia di leopardo) ed il loro inserimento, caratterizzato da una frammentazione edilizia, è in aperto contrasto con la gestione della continuità insediativa nei PRG;
se è a conoscenza che il Commissario ha voluto confermare e giustificare le presunte esigenze abitative con il conseguente consumo di suolo, senza la specifica richiesta dei censiti;
se è a conoscenza che, dalla documentazione in atti, si rileva una palese disparità di trattamento relativamente a soggetti che hanno chiesto il disinserimento di aree residenziali di modeste entità rispetto ad altri soggetti che lo hanno ottenuto, senza la prescritta richiesta;
se è a conoscenza degli ELEMENTI INNOVATIVI della seconda adozione definitiva della Variante al PRG consistenti in:
a) 5 nuove edificazioni dirette, derivanti dalle lottizzazioni esistenti n. 1 Canton -3 Vaneggie -6 Dalsass senza specifica richiesta dei proprietari;
b) inserimento della zona storica “Z2” a valle del Municipio in sostituzione della vigente destinazione residenziale B3;
c) disinserimento da residenziale in verde provato della var. 33 al Maso Sass -
d) dell’inserimento di verde indefinito a valle della SP 421 loc Zeni-Mosa.
se è a conoscenza di verifiche in atto da parte della PROCURA DELLA REPUBBLICA in merito alla Variante del PRG di Cavedago;
se non ritenga opportuno annullare in autotutela le decisioni inerenti l’approvazione del PRG di Cavedago e riproporre una nuova pianificazione coerente con la L.P. 15/2015 nell’interesse generale dell’intera comunità.
A norma di regolamento, si chiede risposta scritta.
Cons. Claudio Cia
L'articolo sul quotidiano "Trentino" del 12 maggio 2017:
L'articolo sul quotidiano "Trentino" del 13 maggio 2017:
Premesso quanto sopra, si interroga la Giunta provinciale per sapere: se conferma che la stesura dall'attuale P.R.G. del Comune di Cavedago è in totale ...
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5 gen 2018 - PRG - VARIANTE DEFINITIVA approvata con Delibera della ...
PRG. Piano regolatore generale. File del piano/progetto. Download File del piano/progetto (File "4^ Norme di Attuazione ultimissime 10 marzo 2011.doc" di 7,66 ...
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